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la voce di simeone

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cultura e spiritualità


COME UN OLIVO VERDEGGIANTE

Pubblicato da Enzo Maria Cilento - fratel Simeone su 16 Maggio 2017, 21:22pm

Tags: #preghiere

COME UN OLIVO VERDEGGIANTE

Tempo fa mi è capitato di recensire (ne ho dato conto anche su questo spazio) un libro che parlava dell’amore di Cristo per le cose. Che era come dire e dimostrare che l’incarnazione era vera e fattiva, nella Scrittura: concreta, palpabile. Il che peraltro ci piace e ci rassicura.

Mi ritorna alla memoria la cosa, mentre rileggo un salmo, il 51, Ma io come un olivo verdeggiante nella casa di Dio, confido nella fedeltà di Dio in eterno e per sempre.

E’ quanto dovremmo augurarci per noi stessi, per chi ci sta a cuore …

I corsi d’acqua, presso cui si cresce rigogliosi, le valli, anche quelle oscure, l’amore di Dio per le sue creature, come nel salmo 103 le rocce rifugio per gli iraci; le altre montagne per le capre selvatiche e il sole che sa l’ora del tramonto; sui cipressi la cicogna ha la sua casa; sono sazi gli alberi del Signore, i cedri del Libano da lui piantati.

O come nel Nuovo Testamento quanti alberi ancora e quante piante per parlare per metafora e per parlare di cose concrete anche agli illetterati e a chi ha i piedi ben piantati per terra, lui che su pascoli erbosi fa riposare e fa pure entrare in valli oscure, ad ogni modo (cfr. salmo 22).

Il terebinto e l’albero di fico ai piedi del quale sei veduto e riconosciuto; il sicomoro per vedere e l’albero di senape per accogliere, i vigneti per dissetare e così gli olivi secolari, il bosco degli ulivi, per essere spremuti fino in fondo, come nel frantoio, per dare l’olio che brilla sul capo …

Ora, quell’olivo verdeggiante che confida nella fedeltà di Dio è quello stesso albero contorto e antico, dal tronco funestato di cicatrici e di segni, di buchi nel corpo, l’albero a cui tendevi ...

E’ le sue braccia stecchite, i rami nodosi. E’ l’immagine di un uomo che ha vissuto.

O che è sopravvissuto ancora ed è ancora verde – anche ora che ha i capelli bianchi ed è giunto il tempo della vecchiaia – com’è detto altrove, e che ha ancora chiome verdeggianti e pensieri giovani in nome di quella promessa di cui fidarsi, di quella fedeltà che è piena di promesse.

Tutto quello che nel salmo precede l’immagine di cui abbiamo detto è pieno dei lividi e degli incidenti che occorrono in questa vita: l’odio e la gelosia, la calunnia ad esempio.

A cui si sopravvive e si biondeggia, solo se si crede che il tempo cambia. Che i germogli sul fico indicano l’arrivo della stagione bella e che per ogni cosa c’è un tempo.

Per una sola, ogni tempo è buono: per l’attesa.

Siamo un’attesa dopotutto, piena di fervore spesso. Siamo domande, a volte inevase.

Siamo un albero d’olivo verdeggiante nella casa che giace nella valle. Luminosa o nera che sia.

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