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la voce di simeone

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cultura e spiritualità


La gratuità del vostro amore

Pubblicato da Enzo Maria Cilento - fratel Simeone su 28 Agosto 2020, 18:40pm

Tags: #unica

La gratuità del vostro amore

Sostiene Agostino – e non quindi il Pereira di Tabucchi – che l’amore è naturalmente gratuito. Lo sostengono in molti. Anzi, in un suo Discorso, riferendosi ad un amore che evidentemente non sarà quello profano, sosterrà pure che per colui che è amato, la ricompensa consiste già nel fatto di essere amato. Nient’altro.

Il che comporta che potresti fare un miliardo di cose, ma non per questo cambierebbe la tua ricompensa mentre sarebbe assai volgare pretendere che, facendo di più, tu ritenessi di ottenere qualcosa in più. Perché sarebbe una pretesa dunque, e la tua generosità sarebbe solo una forma di pagamento, quasi di corruzione. Col che sporcheresti ogni cosa.

Alcune di queste conseguenze sono deducibili dal discorso, anche se Agostino si ferma un attimo prima.

Ciò nondimeno è questo, quasi sempre, il nostro modo di amare, di concepire amore: dare, dare, dare. E dimostrare …

L’amore non si compra neppure con una condotta generosissima o servile. Ti basti essere amato. E’ vero che al cor gentile rempaira sempre amore; e che amor che a nullo amato amar perdona, ma non è detto che sia sano a questo modo, mentre la pratica, per così dire “mercantile” dell’amore, voglio dire per conquista, per meriti, ha una lunga storia, prima cavalleresca e poi mercantilizia. Federigo degli Alberighi pensa di doversi mangiare anche il suo falcone.

Si tratta di una convinzione sbagliata.

Ci si può conquistare la gratitudine e la riconoscenza. L’amore è altro – si direbbe. E si è premiati perché si è amati. Nient’altro. Soprattutto dal Padreterno.

Nell’amore tra gli umani, difficile concepire la gratuità. Forse è più semplice per coloro che non hanno niente e niente da offrire e da chiedere. Agli uni non resta che il dono di essere amati; agli altri quello di amare coloro che non chiedono nulla, sapendo che nulla di più desiderano, e che sono già contenti che tanto sia accaduto proprio a loro.

Anche in questo gli ultimi sono i primi. Così come non è detto che siano i piccoli ed i bambini ad amare in modo più immediato. Se guardo quelli che ho intorno, non è così. E forse la colpa sta in noi che gli abbiamo dato le direttive sbagliate.

Mi viene in mente poi una vecchia cosa: “se mi amate, osserverete i miei comandamenti” – è detto. Credo che le cose stiano così: io non vi amerò per questo. Lo fate o ci provate per l’amore che mi portate. L’amore che vi porto non cambierà per questo. È la vostra consapevolezza (gratuita, se ci si riuscisse) che aumenterebbe. Contorto, ma non lontano dalla mia idea di gratuità. Non solo la mia.      

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