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la voce di simeone

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cultura e spiritualità


I don't like - storia di una mia amica che non ne voleva più sapere

Pubblicato da Enzo Maria Cilento - fratel Simeone su 30 Giugno 2020, 11:09am

Tags: #la storia, #salmi

I don't like - storia di una mia amica che non ne voleva più sapere

Ho una carissima amica che per qualche anno ha venduto una quantità enorme di dischi. Poi, come spesso accade, l’incanto si è rotto. La gente si aspettava sempre le stesse cose da lei mentre lei non era più la stessa. Continuare a recitare quella parte le avrebbe dato da mangiare ma l’avrebbe consumata, mentre la noia già la sovrastava. Quando ci si annoia, spesso ci si odia, e ci si butta via. Aveva cominciato a farlo. Di lei il nome ovviamente non si dice.

Avrebbe dovuto cominciare a fare le cose che desiderava, ma non si trattava di un’operazione così semplice. C’erano i contratti. E c’era quella dipendenza dal successo e dal consenso generale che sono una gabbia terribile e tutt’altro che dorata. Senza contare che bisogna poterselo permettere, cioè avere di che vivere.

La maggioranza degli uomini e delle donne di questo mondo ci si abitua. Altri proprio no. Ci si ammalano. Le vendite e gli ascolti nel frattempo andavano giù. Cominciava la disaffezione, sua per quel lavoro; del pubblico, che cominciava a sentirne la stanchezza ripetitiva.

Svegliarsi e controllare vendite e recensioni, i like, le faccine ed i consensi è una vita terribile alla quale ci stiamo abituando anche noi, con i nostri blog, le nostre pagine su fb, con gli accessi e le visite sulle pagine. Io non so voi, ma a me già succede. Il che mi infastidisce non poco.

Mentre sto qui a raccontare questa storia che può sembrare appena una parabola esemplare, in mente mi ritornava ciò che risuona in un salmo in cui si dice “abbiamo fatto questo e quello, abbiamo vinto i nostri avversari, i nemici” etc. Ora “il nostro cuore non si era volto indietro (o forse sì? Per nostalgia? Nda.). Non ti avevamo dimenticato, non avevamo rinnegato la tua alleanza” e così via. Perché ci è accaduto questo e siamo diventati la favola delle genti; il mio disonore mi sta sempre di fronte e la vergogna copre il mio volto?

Il testo corrisponde in linea di massima al salmo 43.

Perché quando ci succede di smarrirci, chiederne conto e volerne comprendere la ragione – se mai ce ne fosse una sola – è la più immediata delle reazioni. E non solo per chi crede in Dio, domandare a qualcuno perché gli sia accaduto questo è del tutto spontaneo.

La mia amica per un po’ ha smesso di fare musica. Poi ha cominciato a suonare quella che le piaceva di più. Faticando e soffrendo, senza cercare troppi like, ha riconquistato una parte del suo pubblico e un po’ di tranquillità. Bisognerà provare ad imitarla.

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