Domenica in cui distrattamente ci saremmo scambiati un ramoscello d’olivo. In modo incredulo ... Domenica in cui non possiamo farlo, ora. Se non inviandoci un messaggio, una foto.
Pace sì, soprattutto per quelli che si sono visti strappati amici e familiari in queste settimane.
E per loro. Ovunque immaginiamo che essi siano.
Pace che si costruisce, però. Cercando di smascherare e di correggere tutto quello che abbiamo consentito: sgretolando la nostra sanità, riducendo posti letto e reparti; chiudendo interi ospedali, accettando i tagli orizzontali e tragicamente dissennati in nome di ogni spending rewiev.
Nessuna pace potremo scambiarci; non potremo neppure alzare lo sguardo senza vergognarci se non avremo vigilato su tutto questo.
Beati i costruttori di pace.
Ricordiamocene anche domani.