Overblog
Edit post Segui questo blog Administration + Create my blog

la voce di simeone

la voce di simeone

cultura e spiritualità


belli e dannati

Pubblicato da Enzo Maria Cilento - fratel Simeone su 24 Febbraio 2024, 10:39am

Tags: #unica

belli e dannati

Mi sembra di aver letto appena ieri di un’indagine del tutto scientifica e verificata, riportata dal Messaggero del 23 febbraio, e compiuta perlopiù nei paesi anglosassoni.  Essa riguardava la percentuale di disagio e disturbi alimentari ed oltre, fino al suicidio, che si sono registrati negli ultimi otto dieci anni prevalentemente in quell’area (ma tutto l’Occidente è in linea con essi). Sono numeri pertinenti l’età dell'adolescenza e in modo prevalente soggetti di genere femminile . Dati che vedono però in progressiva crescita, anche il numero dei coetanei maschi coinvolti. Ed anche gli adulti.

Non perché si debba sempre puntare il dito contro i social, ma indubbiamente c’è una buona parte degli studiosi che considera come alla base della crescita di quel disagio ci sia il continuo confrontarsi con l’immagine di perfezione che su certe piattaforme viene rilanciata. Accrescendo in modo forse inconsapevole la competizione tra simili. E facendo sì che in tanti (tutti?) finiscano con l’avvertire il senso della propria inadeguatezza. Il non sentirsi competitivi, performanti. Non abbastanza.

Considerando che competitiva la società lo è in ogni sua manifestazione (non parliamo poi della seduzione e della sessualità, campi che forse sono sempre stati di questo tenore, salvo che l’esplosione di espressioni non per forza pornografiche lo hanno reso sempre più simile ad un campionato di serialità e di resistenza), lo stress da performance pertanto è sempre più diffuso (su questo convergono anche i dati del virologo e disturbi della sessualità). Mentre l’immagine con cui si ritiene di poter partecipare alla community e alle sue regole è sempre più mediata da un modello che, Photoshop alla mano, non può essere raggiunto da chiunque e se non a costo di grossi e poco salutari sacrifici.

Senza fare del moralismo che peraltro non mi si addice, l’esperienza personale devo ammettere che conferma la tentazione strisciante di paragonarsi continuamente con modelli di perfezione e di immagine che al più appaiono frustranti.

La svolta in tal senso (e parliamo di numeri reali) sarebbe avvenuta con l’avvento degli smart e della loro diretta e continua connessione alla rete. Il che dimostrerebbe che è la rete e ciò che contiene la causa principale di questa competizione impossibile a cui neppure i più forti si sanno sottrarre.

E in cui molti rischiano di soccombere.

La conferma verrebbe anche da altri elementi statistici diffusi da psicologi e operatori del settore che sottolineano la crescita di quel disagio a partire dal continuo confronto che molti dei loro assistiti vivono traumaticamente sui social e sulle piattaforme. Senza parlare di Body shaming e di bullismo che costituiscono solo la punta dell’iceberg, ovviamente.

Il meccanismo è molto più diffuso e più sottile.

Dei benefici di questa deriva godono influencer e preparatori (non tutti, certo!), alcuni dei quali evidentemente improvvisati. Di questo, venditori di ricette miracolose che ricordano i tempi d’oro della tv commerciale e delle sue pozioni (certo, la capostipite). Di questo, associazioni sedicenti sportive, personal e massaggiatori. Di questo, molto altro che sfrutta l’ondata di piena.

Come nelle pozioni di cui sopra, nulla di questo funziona.

Neppure i piani personalizzati venduti certo non a buon mercato o quelli nutrizionali per i quali sarebbe opportuno verificare l’iscrizione di ciascuno ad un albo professionale garantito. Al fondo, i veri e propri ciarlatani, i guru, i motivatori, i venditori di prodotti erboristici o chimici (nella migliore delle ipotesi innocui) in offerta speciale.

Di questo universo che ho conosciuto bene perché io stesso non sono mai stato esente dall’immaginarmi molto più Adone di quanto non sia, va detto che vive su di un miraggio che prescinde quasi totalmente da qualsiasi valorizzazione della diversità e della interiorità, della sensibilità della persona umana.

Si tratta di affari e non esattamente di benessere. E come tali, ci sono quelli che falliscono e finiscono in malo modo (cliente e venditori). E’ la legge del mercato. Ed è il prodotto che ci fanno diventare. Solo i migliori arriveranno ad essere vincitori. La vita forse è anche un’altra cosa.   

Per essere informato degli ultimi articoli, iscriviti:
Commenta il post

Archivi blog

Social networks

Post recenti