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la voce di simeone

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cultura e spiritualità


I rischi di chi si espone

Pubblicato da Enzo Maria Cilento - fratel Simeone su 24 Ottobre 2023, 17:15pm

Tags: #unica

I rischi di chi si espone

Esporsi sui social è la regola. Ci sono quelli più prudenti che per esempio sulla questione israelo-palestinese si sono guardati bene dal farlo. E ci sono – soprattutto in America – quelli che invece si sono espressi in modo fin troppo chiaro e ne hanno pagato le conseguenze in fatto di insulti raccolti e di followers perduti: da Susan Sarandon a Quentin Tarantino.

Per gli influencer soprattutto non si è trattato di un buon affare, visto che quelle pagine vogliono dire soldi così che perdere contatti significa mettere a rischio contratti e denaro. Personalmente, il problema non si pone in questi termini anche perché, almeno in origine, il blog e la pagina fb dovevano avere come tema portante quello spirituale e culturale (ma anche in questo caso la pubblicità non mancava). Col tempo, onestamente le cose sono un po’ cambiate, perché è la vita stessa che ha imposto un punto di svolta che continua ad imporsi. Ed anche perché è solo degli sciocchi pensare che si debba essere sempre uguali ed uniformi.

La mia stessa postura rispetto a certi temi è mutata e in special modo quella nei confronti di autorità ed istituzioni che dapprincipio mi erano sembrato depositarie esclusive di cotanto tesoro. Col tempo si matura la consapevolezza che alla ricerca di sé, a quella spirituale, si può arrivare pure in altre maniere, non sperperando i mezzi che ci ha messo a disposizione la libertà e la creatività che ci deriva da essere uomini e donne evidentemente fatti a immagine e somiglianza di un uomo libero innanzitutto.

Ciò detto, essermi espresso sul tema, non posso dire che non mi abbia esposto a qualche contraccolpo. Insulti, grazie al cielo no, ma qualche critica poco benevola e qualche lettore in meno, cancellatosi - senza dubbio. Senza atteggiarci a profeti che difatti non siamo, ricordo che persino costoro – o soprattutto loro – si videro contestare e persino perseguitare. I rotoli scritti sulla loro parola furono sminuzzati e distrutti dai monarchi e dagli autocrati (oggi) che certe profezie di sventure non volevano sentirsele dire. Insomma non è questo che ci scompone.

Così del resto sostengono gli esperti ed i docenti in tema di comunicazioni sociali: il pubblico, in linea di massima fa mostra di informarsi, continuamente, attingendo ad un paio di fonti – per bene che vada - che siano però compiacenti e del tutto allineate alle proprie convinzioni. Al punto da escludere aprioristicamente le altre e tutti quelli che la pensano in modo differente.

Malattia brutta ed antica quella del settarismo che pertanto non è un fenomeno inedito e che anzi direi connaturato all’uomo. Ci si circonda e si cercano simili ed assimilabili. Mentre si evitano obiettori. Il risultato ne è una evidente chiusura. Spiace dirlo ma questa è la tendenza in rete e questa quella di ogni corporativismo ideologico e religioso. Ma di tutto ciò evidentemente non siamo in grado di fare a meno.

Immaginare che il mondo sia esattamente allineato ai nostri schemi di pensiero ci rende la vita più comoda e meno problematica. Quelli che non mi seguiranno più, d’ora in poi dormiranno sonni più sereni e – tremo a dirlo – credo lo stesso accadrà anche a me.  

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