Cinque anni di salmi e di attualità - Riprendiamo in mano il lavoro di un quinquennio

Una delle cose che ho curato con più frequenza e continuità in questi anni (sono quasi cinque ormai da quando esiste il blog) è stato non dico il commento – perché sarebbe troppo – ma la “lettura spunto” dei salmi. Sarà perché li leggo con continuità, ogni giorno. E perché, come dicono i Padri, a partire da essi è possibile cogliere una serie pressoché infinita di sfumature e di motivi di riflessione, anche agganciandole all’attualità.

E’ questo che ho provato a fare senza nessuna forzatura (le cose e le parole e i versi venivano da sé) più che peritarmi nel dragare il fondo dei massimi sistemi filosofici, esegetici o di una teologia di cui non ritengo di possedere i fondamenti. Non tanto da fare il cattedratico.

Sono andato avanti così, sfiorandoli alla fine quasi tutti e centocinquanta e aggiungo che tra le pagine del blog che ancora oggi risultano essere le più lette, ci sono quelle che hanno i salmi come base di partenza.

Da qui, anche dietro qualche sollecitazione esterna, la volontà di riproporli anche rinnovati in un vero e proprio blocco (non escludo che possa diventare un libro come mi è stato suggerito) e di metterli ordinatamente a disposizione di chi è per questo soprattutto che ha provato interesse.

Del resto per tutto questo materiale prodotto, sento come l’esigenza di dare una sistemazione. Come a tante altre cose della mia vita.

Mi piacerebbe sapere quel che ne pensano i miei pochi lettori di cui non faccio la conta (quanto meno non pubblicamente), per quanto il counter interno mi tenga aggiornato. Non voglio che sia questa la logica da seguire prima di decidere che cosa intendo scrivere e senza per questo studiarmi eccessive strategie, se non un minimo di organizzazione tematica razionale in questo magma che sta diventando copioso e confuso.