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la voce di simeone

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cultura e spiritualità


PATRIA FEDE ISTRUZIONE E DINTORNI

Pubblicato da Enzo Maria Cilento - fratel Simeone su 12 Giugno 2019, 11:07am

Tags: #unica

PATRIA FEDE ISTRUZIONE E DINTORNI

Ho fotografato il documento che vedete traendolo dagli scaffali di un vecchio archivio parrocchiale. Un vecchio foglio ingiallito presente in molte copie in una cartellina sgualcita. Lavoro, istruzione, patria, amore, scuola famiglia e religione. Non sono tempi e argomenti così lontani, dunque. In cui ci si serviva evidentemente delle medesime commistioni.

Per fortuna – verrebbe da dire - c’è chi continua a metterci in guardia da certe operazioni.

L’idea del resto di uno stato hegeliano che sia al contempo rispettoso della spiritualità di ogni persona. E che non usi la fede solo come “instrumentum regni” cioè di controllo e di potere, di auto giustificazione, è una contraddizione in termini.

E’ lecito aspirare ad un Paese e ad un mondo che si rifaccia a certi principi (le risorse del cristianesimo, più che i soli valori, come direbbe il filosofo Jullien). Un po’ tutti lo abbiamo sperato negli ultimi decenni. Il che però non può avvenire rivendicandone ciascuno, senza argomenti, la paternità e l’esclusiva, dicendo “siamo noi gli eredi. Siamo noi gli unici eredi”. Così si finisce male.

Si obietterà d’altro canto che le chiese è esattamente questo che hanno sostenuto nel corso dei secoli, ciascuna per sé, ciascuna sottolineando il proprio diritto alla primogenitura. Quindi all’eredità.

Poi la storia si è mossa in altra direzione, forte anche delle ingiustizie e delle ostilità vergognose del passato. Specie se perpetrate in nome delle guerre di religione. Seppellite le asce, si è compiuto lo sforzo di un reciproco riconoscimento. Che di per sé esclude ogni ermetica chiusura.

Se la nostra patria primaria è il cielo, secondo la lettera paolina, nessuna patria di questa terra potrà sostituirsi a quella. Né svendere risorse principi valori e sentimenti in nome di una visione quanto meno strumentale e cinicamente pragmatica, cioè egoistica.

Mentre non c’è istruzione se non c’è modo che essa faccia aprir occhi e teste: a chi è altro e diverso da te.

Nessuno dei nostri simboli, uomini e santi e quel che sia, è mai stato un uomo di chiusura. In tutti invece la generosità e la gratuità, la capacità di accogliere, la lotta a tutto ciò che è odio, la guerra a ciò che fa guerra.

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