IL MONDO CHE NON VOGLIAMO

Non dico che noi occidentali, cristiani o post cristiani che si sia, ci si sia sempre comportati a questo modo. E potremmo aggiungere che molte distorsioni si devono all’ideologia ed al modello liberista che vi imperversa – dopodiché non mi sembra che attualmente esista una via islamica e alternativa alla democrazia, non ancora, quanto meno – ma insomma mi piace sottolineare quel che anche un nostro povero salmo (39) sa dirci ancora: “Sacrifici ed offerta non gradisci, gli occhi mi hai aperto, non hai chiesto olocausto né sacrificio per il peccato”.

Solo per ripeterci ancora che non c’è un Dio a questo mondo che possa chiedere che le vite si falcino per strada come fa l’aratro con le erbacce. Semplicemente non è questo il mondo che vogliamo.

Un giornale “leggero” se vogliamo, un quotidiano sportivo spagnolo, “Marca”, titola stamattina dopo Barcellona, “scusateci ma oggi non possiamo parlare di sport”. Ed ha ragione. Come si fa?

Lasciamo perdere per cortesia tutti i discorsi sull’immoralità di duecento e più milioni che da queste parti hanno incassato per un giocatore di pallone, il che resta indubbiamente immorale di fronte al resto del mondo che vive l’indigenza e l’endemico bisogno: di pane, di pace e di lavoro, di democrazia e di libertà.

E se appare così poco democratico un sistema che non sappia moralizzarsi da sé, che non sappia porre freno allo spreco ed al disprezzo degli ultimi del mondo, non saranno i van lanciati sulla folla a mettere a fuoco ciò di cui si dovrebbe parlare, forse della necessità di un nuovo ordine economico mondiale.

E’vero che ci sono comportamenti che ci attirano l’odio e il rancore del mondo, e che neppure questo era il mondo che desideravamo.

Eppure non c’è altra via che la democrazia, dei diritti di tutti, anche di andarsene a spasso sempre e ancor più in tempo di vacanza dove li porta il cuore e persino il tour operator.

Gli olocausti gettano solo un manto di vergogna sulla storia, pieno di sangue; e finiscono col rafforzare l’idea che noialtri non si stia facendo nulla di male, il che almeno in parte sembra vero.

Sono altre le forme e le denunce che andrebbero promosse se solo si avessero a cuore speranze e soluzioni. Ma forse non è questo.

A molti basta seminare l’odio e la paura. E questo il mondo non lo cambia, semmai lo incanaglisce e ne ingigantisce la cancrena.