Al posto di nessuno

Non vogliamo sostituirci a nessuno. Il vento soffia dove vuole, semplicemente.

Avevamo pensato, forti di schemi già esistenti, di dedicare ad ogni giornata come un culto diverso: un giorno dedicato a questo ed uno a quello.

C’è sempre la tentazione di riempire ogni cosa e di strafare, specie per dei neofiti, dimenticando di lasciare quella libertà essenziale a che lo spirito non ne risulti appesantito. Forse bisogna lasciare invece che lo spirito stesso ed i piccoli vengano a Lui: tutto qui.

Certo che ci sarà uno spazio dedicato particolarmente al silenzio, alla meditazione, come avviene anche altrove, quello che si chiama il deserto, insomma. Il martedì è un giorno così. In quei momenti c’è la possibilità di studiare un po’ di più, di pregare un po’ meglio, di guardarsi dentro con più determinazione. Si fa il sacrificio del silenzio, anche a tavola per questo.

E un tempo dedicato alle vocazioni alla vita consacrata: piccole cose offerte a questo fine.

Ce ne sarà uno per gli ammalati e tutti quegli uomini e quelle donne che nessuno ricorda più, passati ad altra vita: tempo e giorni per la preghiera di intercessione.

Mentre sempre ci si affida alla tenerezza di Maria e di Gesù: non passa giorno. Al Cuore cioè dell’uno e dell’altra. Il Cuore è questo.

Sì, vedo tanto stupore di fronte a questa decisione, di far da sé, come se fosse protagonismo, o indisciplina.

C’era bisogno di un’altra creatura, di un’altra famiglia di consacrati per fare quello che già in tanti fanno? E penso allo scrivere, al pregare, all’essere presenti laddove in genere si è solo marginali.

Eppure è come chiedere ad un uomo e ad una donna se ci fosse bisogno che mettessero su la loro famiglia. E’ come chieder loro se fosse necessario mettere ancora al mondo figli (oggi purtroppo tanti lo fanno …).

Mentre è così naturale generare. E’ così naturale essere creativi, essere “procreativi”.

Ma su questo torneremo.

Di volta in volta ci si raccoglierà insieme e si pregherà, dandoci il cambio e anche manforte: anche di lontano. Su temi e questioni che chiedono di metterci in moto. Non mancano mai. Come i bambini appunto.